lunedì 31 ottobre 2011

Tutto questo tempo nuovo

Scrivere e dire di te, vorrei.
Ma le parole mancano,
si confondono.

♬ Chemical Brothers - Close your eyes

Ho un profumo in mente.

Non esiste altro tempo che questo meraviglioso istante.

domenica 30 ottobre 2011

Non so che felicità nuova

♬ Bon Iver - Holocene

È l'alba: si chiudono i petali
un poco gualciti; si cova,
dentro l'urna molle e segreta,
non so che felicità nuova.

mercoledì 19 ottobre 2011

Non temo il tempo che passa, perchè accumulo vita.

♬ Wim Mertens - Iris
Del passato mio tutto, amo contemplare, talvolta, le  cicatrici.
Raccontano una storia, di cui col tempo ho imparato  ad accettare ogni passo, analizzandone minuziosamente motivi, esitazioni, forze e risalite.
Immersa a capofitto in questa terra nuova, narro oggi le ferite di cui, in piena facoltà, comprendo solo ora la portata. Con calma le spiego a cuori nuovi, gentili, che mostrano con timore altrettanti  tagli da rammendare. Ricostruirci - insieme.


Il Destino poi, con la consueta amara ironia, gioca a mettendosi in mezzo, sparpagliando lame lungo la strada.
Lame che sono incontri - inaspettati, inattesi, imprevisti, fatali – passato fresco sbattuto in faccia con violenza inaudita, andando a colpire là dove gli squarci sono più deboli, la carne appena ricucita.
È  apnea, ustione, tremito di un istante.  Poi finisce.
Torni a sentirti, riprendi a pensare, sono solo attimi;  tutto quel passato lo hai già dentro, può solo lambirti, ferire non più – se non lo permetti.
Il tempo ha indurito la pelle, ha reso le spalle più forti, la testa ha imparato a staccarsi da terra e guardare in alto; il cuore non lo ha chiuso, è solo più attento adesso, per non ingannarsi ancora.


Tutto questo Destino, lo avverto. Contemplo incuriosita i segni che mi lascia, tentando di ricomporli. Come i ritagli sparpagliati di un futuro sempre più vicino.
Lo splendore delle perle nasce da una ferita.
In punta di piedi, aspetto qui.

sabato 15 ottobre 2011

"Finestre di dolore" - Finestre nuove

Troppo occupata a contare i ricordi sul soffitto, avevo dimenticato questo spazio - per le mie parole.
Distrazione, frivolo scorrere di inutili faccende, di nulla importanza, di nulla utilità, hanno riempito, svuotando, il mio ultimo tempo; ho osservato, scrutato, studiato, dimenticando di vivere;  ho chiuso gli occhi dimenticando di sognare.

Ultimi ricordi estivi, sommario di una stagone densa e disorientante; maturità conclusa, studio, stanchezza, patente ancora in sospeso. Vacanza spensieratamente luminosa e sorridente, perdere poi pezzi per strada. Scegliere, per il proprio futuro, di seguire la passione; studiare Lettere. Una casa nuova, la grande città, coinquiline Loro - raggio di luce nella nebbia milanese.
Poi ci sono i sussulti dell'anima, coadiuvati dal caldo estivo e dalla paura dei cambiamenti.
Un treno che parte, inizia l'estate, sale veloce va. Saluta, dimentica, lascia andare. Non tutti sono fatti per stare in gabbia, c'è chi sogna più in grande - si raggiunge soltanto lontano da qui.
Poi un tuffo nell'empatia.
Ma aver creduto, anche se per poco, alla teoria del “basta che funzioni” si è rivelata la mossa più sbagliata per chi non sa accontentarsi del grigio, ma vuole inebriarsi delle sfumature e degli aromi, tutti, della vita.
È servito, dopotutto.

Ora, poste alle spalle anche queste esperienze, è giunto il tempo dei bilanci, capire cosa è giusto tenere con me, cos'altro invece eliminare, recidere definitivamente.
Già, perché è un momento decisivo, un inizio nuovo, totale, spaventoso, grande. Immergersi nella tanto anelata nuova vita, mettendo da parte quel che non serve, tenendo il cuore sempre aperto.
Assurdo poi, che proprio in questi attimi di cambiamento, stia cercando disperatamente punti di riferimento esterni, lontani, cui appigliarmi - da me stessa scivolo via troppo spesso.
Quel che mi si pone dinnanzi è la possibilità - nuova, totale, spaventosa, grande- di ripartire. Non aspettavo altro. Finalmente giunta incontro, alla sfida più grande;
mettermi alla prova, avere fiducia: ritrovarmi, ricostruirmi.

Porrò da parte la paura - degli altri, conscia del mio insaziabile desiderio di assaporare da ogni fonte esperienze - vita; consapevole che ogni limite che mi pongo preclude qualcosa di nuovo, che tanti muri, finiscono col soffocare.

Aria diversa, fresca,
serve ora più che mai.

Respirare mondo nuovo.

♬ Janis Joplin - Summertime